La Spezia 20/11/1938
Tema
Torna l’inverno.
Torna l’inverno e torna la stagione dell’attività, non più giornate passate ai dolci tepori del sole sulle rive d'un fiume, oppure sulla spiaggia del mare, non più lunghe passeggiate in campagna tra frutti e fiori; ma solo una vita nuova, vita però che sarebbe più indicata per uomini già maturi, perché solo essi trovano piacevole restarsene in un locale appartato e giocare una partita alle carte, oppure recarsi al cinema, ma per noi giovani questa è una galera, eppure solo casta bisogna trovare un po’ di passatempo. E’ veramente triste! Ma cosa fare? È la natura che detta legge.I vicini Appennini che circondano questo ampio golfo di La Spezia, non sono più di colore verde e non ci mandano più quella deliziosa brezza che ci rinfresca come la rugiata ai fiori; essi sono di colore bianco e ci mandano certe correnti abbastanza fredde da farci rabbrividire. Il sole che mai è mancato nel nostro cielo da qualche tempo, si vede di rado e quando esce ha un colore piuttosto sfruttato, come una rosa di maggio dopo alcuni giorni di essere stata strappata dal gambo, guardando poi i nostri giardini mi fanno una brutta impressione. Le fogli vengono giù senza risparmiarsi e ad ogni piccola scosserella di vento la perdita si moltiplica finché il ramo resta spoglio.Eppure, di fronte a tanta malinconia d’altra parte si prepara una vita nuova, la quale ci prepara la vita per un nuovo anno, incominciando dalla semina del grano, la quale ci da pane e vita. Poi guardando gli aridi prati del meridione si trovano d’incanto tutti rinverditi. Le nostre cantine sono tutte belle e piene, il mosto ormai è abbastanza fermentato per prendere il nome di vino, la prossima raccolta degli ulivi ecc.. tutte queste cose ci fanno dimenticare ogni sorta di sacrificio da fare, questo nei riguardi campestri. Osservando le forze armate a me che quasi spetta essere un componente, anch’esse incominciano un periodo di attività, c’è il corpo degli alpini che sfida il freddo dei perenni ghiacciai, c’è poi la Fanteria che fa ripetute marce, in somma è una attività che giammai s’è vista nei mesi estivi, c’è poi la Marina, la quale, mai fa rientrare le proprie navi senza aver mai una nuova uscita in vista. Insomma, l’inverno è la stagione dei lavori e non quella dei divertimenti, quindi per avere una deliziosa estate bisogna passare un brutto inverno.
Monti Vincenzo.
Tema
Torna l’inverno.
Torna l’inverno e torna la stagione dell’attività, non più giornate passate ai dolci tepori del sole sulle rive d'un fiume, oppure sulla spiaggia del mare, non più lunghe passeggiate in campagna tra frutti e fiori; ma solo una vita nuova, vita però che sarebbe più indicata per uomini già maturi, perché solo essi trovano piacevole restarsene in un locale appartato e giocare una partita alle carte, oppure recarsi al cinema, ma per noi giovani questa è una galera, eppure solo casta bisogna trovare un po’ di passatempo. E’ veramente triste! Ma cosa fare? È la natura che detta legge.I vicini Appennini che circondano questo ampio golfo di La Spezia, non sono più di colore verde e non ci mandano più quella deliziosa brezza che ci rinfresca come la rugiata ai fiori; essi sono di colore bianco e ci mandano certe correnti abbastanza fredde da farci rabbrividire. Il sole che mai è mancato nel nostro cielo da qualche tempo, si vede di rado e quando esce ha un colore piuttosto sfruttato, come una rosa di maggio dopo alcuni giorni di essere stata strappata dal gambo, guardando poi i nostri giardini mi fanno una brutta impressione. Le fogli vengono giù senza risparmiarsi e ad ogni piccola scosserella di vento la perdita si moltiplica finché il ramo resta spoglio.Eppure, di fronte a tanta malinconia d’altra parte si prepara una vita nuova, la quale ci prepara la vita per un nuovo anno, incominciando dalla semina del grano, la quale ci da pane e vita. Poi guardando gli aridi prati del meridione si trovano d’incanto tutti rinverditi. Le nostre cantine sono tutte belle e piene, il mosto ormai è abbastanza fermentato per prendere il nome di vino, la prossima raccolta degli ulivi ecc.. tutte queste cose ci fanno dimenticare ogni sorta di sacrificio da fare, questo nei riguardi campestri. Osservando le forze armate a me che quasi spetta essere un componente, anch’esse incominciano un periodo di attività, c’è il corpo degli alpini che sfida il freddo dei perenni ghiacciai, c’è poi la Fanteria che fa ripetute marce, in somma è una attività che giammai s’è vista nei mesi estivi, c’è poi la Marina, la quale, mai fa rientrare le proprie navi senza aver mai una nuova uscita in vista. Insomma, l’inverno è la stagione dei lavori e non quella dei divertimenti, quindi per avere una deliziosa estate bisogna passare un brutto inverno.
Monti Vincenzo.
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