Tema
E’ tempo di guerra, noi siamo imbarcati su un veloce caccia, ritrovati alla vigilia di un fatto d’arma che si preannuncia pericoloso e terribile.
Impressioni e riflessioni
Da molto tempo siamo in guerra, le operazioni si svolgono con regolarità in terra, per mare e in cielo. Io fin dall’inizio delle ostilità sono imbarcato a bordo di un velocissimo e superbo Caccia, uno dei migliori navigli siluranti del mondo. Con esso fino ad oggi non abbiamo trovato altro che pochissime resistenze dove si è sempre trionfati. Ora tra qualche giorno si prevede una terribile battaglia navale ove faranno parte tutte le più potenti navi da battaglia da ambo le parti. La situazione però non è molto piacevole, io però sono più che convinto che sicuramente aggiusteremo un paio di siluri in una di quelle potenti navi di linea avversarie. Il tempo trascorre e finalmente questa sera eccoci pronti a muovere in due ore. La squadra era ancorata in una nostra rada, i grandi scafi si inoltravano nell’azzurro mare, sembravano anch’essi disposti alla riscossa, e i loro superbi armamenti scintillavano agli ultimi raggi del giorno, facendoci sentire molto più sicuri di noi stessi. Giunge l’ora prefissata e quindi si parte, gran parte dell’equipaggio a turno viene destinato al servizio di scorta e vedetta, i vari operatori tutt’occhi stanno guardando e scrutando in ogni luogo, ma nella notte nulla si scorge. Io tutti vedevo fieri di loro stessi, calmi, nelle cose precise e precauzionati in tutto, tutti sognavano scorgere il nemico accostare e dargli tante di quelle botte da annientare la propria potenza sul mare. Finalmente al mattino vennero avvistate delle navi avverse distanti ventimila metri, la manovra fatta con abilità fu quella di accerchiamento e quindi alla pugna. L’Italia, giovane nazione, sorta da solo cento anni, ha una flotta che può sostenere battaglia con qualsiasi avversario e si è più che sicuri che non avremo la peggio.
Monti Vincenzo.
E’ tempo di guerra, noi siamo imbarcati su un veloce caccia, ritrovati alla vigilia di un fatto d’arma che si preannuncia pericoloso e terribile.
Impressioni e riflessioni
Da molto tempo siamo in guerra, le operazioni si svolgono con regolarità in terra, per mare e in cielo. Io fin dall’inizio delle ostilità sono imbarcato a bordo di un velocissimo e superbo Caccia, uno dei migliori navigli siluranti del mondo. Con esso fino ad oggi non abbiamo trovato altro che pochissime resistenze dove si è sempre trionfati. Ora tra qualche giorno si prevede una terribile battaglia navale ove faranno parte tutte le più potenti navi da battaglia da ambo le parti. La situazione però non è molto piacevole, io però sono più che convinto che sicuramente aggiusteremo un paio di siluri in una di quelle potenti navi di linea avversarie. Il tempo trascorre e finalmente questa sera eccoci pronti a muovere in due ore. La squadra era ancorata in una nostra rada, i grandi scafi si inoltravano nell’azzurro mare, sembravano anch’essi disposti alla riscossa, e i loro superbi armamenti scintillavano agli ultimi raggi del giorno, facendoci sentire molto più sicuri di noi stessi. Giunge l’ora prefissata e quindi si parte, gran parte dell’equipaggio a turno viene destinato al servizio di scorta e vedetta, i vari operatori tutt’occhi stanno guardando e scrutando in ogni luogo, ma nella notte nulla si scorge. Io tutti vedevo fieri di loro stessi, calmi, nelle cose precise e precauzionati in tutto, tutti sognavano scorgere il nemico accostare e dargli tante di quelle botte da annientare la propria potenza sul mare. Finalmente al mattino vennero avvistate delle navi avverse distanti ventimila metri, la manovra fatta con abilità fu quella di accerchiamento e quindi alla pugna. L’Italia, giovane nazione, sorta da solo cento anni, ha una flotta che può sostenere battaglia con qualsiasi avversario e si è più che sicuri che non avremo la peggio.
Monti Vincenzo.
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