domenica 15 aprile 2007

Parla di alcuni personaggi storici, i quali durante il risorgimento hanno sbalordito il mondo per i loro atti eroici e per le loro scoperte.

La Maddalena 21/02/1940
Tema
Parla di alcuni personaggi storici, i quali durante il risorgimento hanno sbalordito il mondo per i loro atti eroici e per le loro scoperte.
Molti sono i personaggi che si sono sacrificati per il bene della Patria. Partiamo dal nobile conte di Cavour, il quale si dedicò tutto per il bene dell’Italia, essendo primo ministro durante la rivalità tra Francia e Prussia. Lui si procurava l’amicizia della Francia mandando 15000 uomini in suo aiuto, ove avemmo aiuto dall’Imperatore Napoleone III conquistando l’intera regione Lombarda. Poi Carlo Pisa con 300 uomini sbarcarono all’isola di Ponza cercando di far insorgere l’intero meridione, causa un tranello. Il tentativo finì male, ma loro tutti anziché arrendersi preferirono morire con il ferro in mano, come ricorda il Merontini con la nota poesia “ La spigolatrice di Sapri “. Noto è a tutti l’eroe dei due mondi, Giuseppe Garibaldi, che l’Italia bandiva per caccia l’odiato straniero, ritorna in Italia e si batte valorosamente ovunque. Tra le sue imprese si ricordano: la spedizione dei mille, con la quale si aveva la liberazione della Sicilia; dopo di ciò, la liberazione dell’intero napoletano, da ricordarsi è l’incontro di Vittorio Emanuele II con Garibaldi, avvenuto a Teano, piccola città nei pressi di Napoli; il disperato tentativo per espugnare Roma, quando era protetta dai francesi, questo tentativo finì male ed anche lui stesso restò ferito. I fratelli Bandiera erano ufficiali della Marina Austriaca, ma allo scoppio di alcune sommosse loro passarono in Italia facendo parte ad alcune imprese che sfortunatamente fallirono. Loro furono fatti prigionieri e poi quando riconosciuti vennero impiccati. Il loro ultimo grido fu: “ Viva l’Italia”. Il Mazzini, uomo di grande ingegno, fondatore della giovane Italia, una società segreta che ha molto collaborato per la libertà dell’Italia. La sua meta era quella di poter rianimare gli italiani di quell’amore patriottico che i nostri bisnonni una volta possedevano. Molto lui fece, fu esiliato, e come tutti gli altri eroi del suo tempo morì senza avere avuto la fortuna di vedere l’Italia libera e indipendente, come aveva per lungo tempo sognato. Cesare Battisti, anche lui non era in Italia quando scoppiò la grande guerra, ma sentendo in se quell’amore patriottico necessario per fargli affrontare qualsiasi sacrificio. Lui passò in Italia e bandì per la rivendicazione dei sacri confini, ma nemmeno lui ebbe la fortuna di portare a termine la sua impresa perché fu fatto prigioniero e quando riconosciuto dovette morire, si spense con il nome d’Italia sulle labbra. Nazario Lauro, l’ero del mare, Fabio Filzi e molti altri dal lato delle invenzioni e scoperte. Molto si è distinto Guglielmo Marconi, il quale da una nave riusciva a lanciare a tutto il mondo il suo messaggio, e sempre per merito dello stesso altre invenzioni degne di considerazioni, come il telegrafo, sono state fatte.
Monti Vincenzo.

Nessun commento:

La passione incatenata

Il bisogno di imporre un freno alle passioni ha spinto la società a forgiare. In un processo millenario dalle non molte varianti. La figura ...