Gaeta 02/09/1940
Tema
Descrivere uno che si crede quello che non è
Di questi individui ce ne sono di pochissima quantità, ma quei pochi sono intollerabili al cento per cento, essi se vivono in mezzo alla società si distinguono dagli altri, sulle mosse che fanno, nel muoversi, nel parlare nel presentarsi, vorrebbero avere una somma superiorità sugli altri, si adoperano infatti per averla, ma quando sono sul termine conclusivo di un discorso fanno sempre la figura che gli spetta, e precisamente quella che può fare un povero ignorantello venuto dalla strada. Non so se lo avete mai provato quando è ridicolo uno di esso recandosi al cinema, con un passo alla gaga, vestendo dei più moderni vestiti, mentre la pancia canterella chiedendo alimento, e con in tasca appena il denaro per l’entrata. Con le su indicate maniere si accosta al bigliettaio e compra l’assegno e si avvia verso la platea. Quando entra come primo errore non si leva il copricapo, poi un attacco di tosse gli sopravviene ed ecco comparire una magnifica sputata sul pavimento mandando alcuni spruzzi sulle persone vicine, non essendo poi abituato a stare continuamente a sedere gli si gonfia la pancia e molla qualche delizioso odorino, i vicini se ne avvedono e lo guardano alle spalle, lui però ingolfato nella sua ignoranza, e vedendo che tutti lo guardano crede che lo ritengono un superuomo, e così tra una sbadigliata e l’altra si chiude lo spettacolo, il quale è stato per lui un ora di tortura. Non credo opportuno citare altri esempi perché la storia non finisce mai.
Monti Vincenzo
Tema
Descrivere uno che si crede quello che non è
Di questi individui ce ne sono di pochissima quantità, ma quei pochi sono intollerabili al cento per cento, essi se vivono in mezzo alla società si distinguono dagli altri, sulle mosse che fanno, nel muoversi, nel parlare nel presentarsi, vorrebbero avere una somma superiorità sugli altri, si adoperano infatti per averla, ma quando sono sul termine conclusivo di un discorso fanno sempre la figura che gli spetta, e precisamente quella che può fare un povero ignorantello venuto dalla strada. Non so se lo avete mai provato quando è ridicolo uno di esso recandosi al cinema, con un passo alla gaga, vestendo dei più moderni vestiti, mentre la pancia canterella chiedendo alimento, e con in tasca appena il denaro per l’entrata. Con le su indicate maniere si accosta al bigliettaio e compra l’assegno e si avvia verso la platea. Quando entra come primo errore non si leva il copricapo, poi un attacco di tosse gli sopravviene ed ecco comparire una magnifica sputata sul pavimento mandando alcuni spruzzi sulle persone vicine, non essendo poi abituato a stare continuamente a sedere gli si gonfia la pancia e molla qualche delizioso odorino, i vicini se ne avvedono e lo guardano alle spalle, lui però ingolfato nella sua ignoranza, e vedendo che tutti lo guardano crede che lo ritengono un superuomo, e così tra una sbadigliata e l’altra si chiude lo spettacolo, il quale è stato per lui un ora di tortura. Non credo opportuno citare altri esempi perché la storia non finisce mai.
Monti Vincenzo
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