domenica 15 aprile 2007

L’alcolismo.

La Spezia 26/11/1939
Tema
L’alcolismo.
L’alcolismo è una delle più brutte malattie finora conosciute, è terribile per gli individui e ancor di più perché essa si trasmette di generazione in generazione. L’uso degli alcolici e tuttora non necessario all’uomo, lui non sostituisce quella sorgente d’acqua come lo si crede, agisce direttamente sull’apparato nervoso, lo eccita per un certo momento e poi lo fa ricadere in una estenuante debolezza, tanto che l’individuo non si regge in piedi, ma oltre a questo si demoralizza poi il morale, perché un alcolizzato non più ragiona. Sono dannosi tutti i liquori: grappa, acquavite, vermut ecc.., poi i vini presi in considerevoli quantità e continuamente, tanto che aggrava sempre più la situazione perché qualvolta l’individuo dopo un certo tempo che fa uso di dette bevande con un solo bicchiere perde il dono della ragione. Dove vi sono molti alcolizzati vi regna grande discordia nelle famiglie, perché il papà generalmente è l’essere che pensa a procurare il pane per i propri figlioli, si ritira nella bettola, gioca, spendendo quei quattro soldi, forse destinati dalla buona moglie in mille altre faccende. La moglie sempre amorevole cerca di riportarlo sulla perfetta strada, ma oramai costui non ha più cuore e percuote la povera donna, impaurisce i piccoli figli; è un vero terrore!…. Con questo la società decade, la miseria cresce, si popolano sempre più manicomi e ospedali, rendendo molte volte dura la vita ad un insieme di persone. In una nazione dove gli alcolizzati abbondano, non vi sarà mai concordia, non sarà mai grande, potente, libera, unita, indipendente. Benedetto sia il governo fascista, il quale punisce con severe leggi tutti gli alcolizzati del Regno.
Monti Vincenzo.

Nessun commento:

La passione incatenata

Il bisogno di imporre un freno alle passioni ha spinto la società a forgiare. In un processo millenario dalle non molte varianti. La figura ...